Il Congresso è promosso, su proposta iniziale della Società Italiana di Telemedicina, da numerose Società Scientifiche (in rappresentanza di medici, giuristi, ingegneri, professionisti della salute), da Società del Terzo Settore, di Cittadini e di Pazienti, nonché da numerose Fondazioni ed Enti Nazionali e Internazionali di ricerca, e rientra nell’accordo quadro, recentemente sottoscritto, tra l’Istituto Superiore di Sanità, la Società Italiana di Telemedicina, l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e il Consorzio Interuniversitario dell’Italia Nord Est per il Calcolo Automatico (CINECA). All’evento sono stati invitati – e hanno aderito – numerosi rappresentanti apicali di Enti e Istituzioni Italiane ed Europee (elenco in allegato) con l’intento di fare sistema attorno ai valori dell’Etica e del Diritto, uniti dal metodo della Scienza. Per questo si riuniranno a Bologna tutte le componenti della società (cittadini e imprese, assieme ai ricercatori, alle istituzioni, ai responsabili della salute pubblica), rappresentative di tutto il territorio nazionale per attuare una miglior sinergia tra Regioni Italiane e Regioni d’Europa.
L’intento è delineare nuove strategie scientifiche e nuove formule organizzative che consentano di applicare le più moderne tecnologie di informazione e comunicazione al settore della sanità e della tutela della salute, efficacemente e senza effetti negativi, e di farlo al più presto, viste le criticità del tempo presente.
Questo processo si fonda su una nuova definizione, e dunque visione, di telemedicina che parte dai bisogni del malato e del cittadino e che prevede ab initio la collaborazione di tutti gli attori della sanità. Su questa idea, che vede nella coproduzione armonizzata l’elemento vincente, si è trovato, nonostante le criticità del tempo presente, un entusiastico accordo tra tutti i partner dell’evento, a prescindere dalle provenienze disciplinari e dai rispettivi ruoli istituzionali.
La convergenza sull’evento di Bologna delle diverse personalità sociali, disciplinari, territoriali, politiche, italiane ed europee, è stata orchestrata non solo per una pur utile
rassegna sulle soluzioni che la telemedicina e la tecnologia offrono: tra le righe del programma allegato si nasconde infatti il lavoro di centinaia di esperti, in comune con le istituzioni, le imprese e con il legislatore; lavoro essenziale per identificare sia le linee strategiche di azione del Paese, come ad esempio il PNRR, sia le singole soluzioni efficaci e scalabili adottate da chi ha in cura il malato.
L’Italia, coesa e unita, su questo può aiutare se stessa e l’Europa, innescando un processo alimentato dalla ricerca, dalla cultura e dalla formazione, in grado di orientare i sistemi sanitari, nella riorganizzazione efficiente ed efficace della medicina del territorio come nella media ed alta intensità di cura, e di portarli a un livello di umanità e di efficacia più alti di quelli attuali, fortemente minacciati dalla pandemia, dalle guerre, dai cambiamenti climatici e dall’invecchiamento della popolazione unito alla trasformazione della composizione sociale in atto.
La telemedicina è a un punto di svolta; la società e l’economia sono a un punto di svolta. Lo scenario internazionale è critico, e pare poter colpire tutto e tutti, ma assieme ci sono stati dati strumenti per migliorarlo e per risolvere parte dei problemi emergenti.
Il Congresso internazionale e interassociativo proporrà modelli organizzativi strategici e soluzioni operative strutturali, cercando i punti di convergenza a livello nazionale ed europeo tra Istituzioni, Imprese e Società, per creare sistemi utili all’uomo, la cui efficacia sia misurabile, scalabile e implementabile nel tempo.
La letteratura scientifica internazionale ci dice che si può fare, dunque facciamolo!