COMUNICATO STAMPA
a cura di Letizia Magnani
E’ in corso oggi, venerdì 22 ottobre e domani, sabato 23 il congresso annuale nazionale della SIT, la Società Italiana di Telemedicina. Mette assieme tutte le competenze che possono sviluppare la telemedicina.
Fra i panel più innovativi proposti da SIT c’è anche quello su “L’home care e il futuro dell’assistenza sanitaria per la cura cronicità e del Covid”. I relatori hanno messo in evidenza il ruolo fondamentale della telemedicina e delle iniziative del PNNR. Molte le proposte concrete, fra cui la necessità di mettere in comune dati e informazioni. Per riuscirci occorre una standardizzazione alta dei dati, dei processi e delle piattaforme di telemedicina. Solo così si può riuscire ad uscire dalla “logica dei silos”, per dirla con il ministro della Sanità, Roberto Speranza.
Fra i relatori anche M. Bonomini che ha ricordato come “il contatto cura” e quindi benissimo la tecnologia e la telemedicina, senza dimenticare i doveri fondamentali della cura. M. Cipolla ha inoltre proposto un progetto integrato di telemedicina per uscire dalla cronicità territoriali “il Covid ci ha insegnato che dobbiamo essere pronti ai cambiamenti, garantendo la democraticità della cure”.
Sostenibilità, cioè giusto costo del sistema, presa in carico di tutti e attenzione alle cronicità territoriali, queste le linee guida per il futuro. Dai dati presentati si capisce come una buona organizzazione della telemedicina territoriale, come prevista dal PNRR, possa avere effetti immediati e misurabili sia sulla riduzione dei ricoveri, sia sull’aumento della qualità di vita e sulla cura delle malattie. Gli approcci della telemedicina si trovano fra innovazione e tradizione puntando sulla personalizzazione e sull’umanizzazione della medicina, veri modelli della medicina del futuro.